Local Marketing, Local SEO, Local Web Marketing: esistono davvero?
Colgo l’opportunità di un mio intervento al primo Festival Digitale torinese, Deegito, per parlare di Local Store Marketing, un tipo di marketing che si occupa della strategia di comunicazione per le attività locali.
Ci siamo chiesti:
- Si tratta di un marketing uguale a quello delle grandi aziende?
- Come funzionava il Local Marketing prima del web?
- Come si fa una strategia di Local Marketing o Neighborhood Marketing?
- Come si integra il Marketing online e quello offline per le attività locali?
- Quali sono gli strumenti del Local Marketing?
Per cercare di spiegare al meglio un possibile percorso di marketing strategico di un’attività locale, ho preso in considerazione un caso studio in cui mi sono imbattuta. Il caso userà un nome fittizio per questioni di privacy.
Marketing Local VS Marketing Global
Il Marketing per le attività locali nasce tantissimi anni fa, quando ancora il web non esisteva. Ci sono interessanti manuali di marketing, purtroppo principalmente americani, che trattano di questo argomento prima che si aprisse il canale digitale. In Italia la branca del marketing che riguarda gli store territoriali è arrivata un po’ tardi. Le piccole aziende italiane che insistono su un ambito geografico specifico sono state capaci di sostenersi da sole, senza grandi strategie, fino a pochi anni fa. L’avvento delle grandi catene prima, del web poi, le ha messe davanti a una complessa realtà: marketing e comunicazione non sono così scontati.
Local Store Marketing e Neighborhood Marketing
Si può trovare il local marketing sotto la nomea anche di Neighborhood Marketing o di Local Store Marketing. Si tratta sempre dello stesso argomento. Se sia uguale o diverso dal Marketing per le grandi aziende lo dice l’esperienza. Se pur le basi siano simili e assimilabili e il marketing, alla fine, sia sempre uno, il Local Marketing ingloba anche la variabile territoriale e della comunità, che spesso fa la differenza. Lo si vede anche in occasione di un imprenditore che vuole aprire in franchising e che si appresta a scegliere il locale in cui svilupparsi: ciò che può funzionare a Torino non è detto che funzioni a Verona. Le società che studiano il territorio e i flussi di pubblico nei centri storici e periferici lo sanno: non sempre le aree pedonali sono le più idonee, non sempre lo sono quelle con più movimento di automobili. Serve analisi, tanta analisi, non solo relativamente al mercato, ma anche alla demografia specifica, alla politica, ai cambi amministrativi, che incidono non poco sul successo e sullo sviluppo o meno di una specifica area.
Il marketing è uno solo, dunque, ma si adatta al territorio quando abbiamo uno store locale, che non sempre ha la capacità di sostenere i costi di marketing delle aziende più grandi, pur avendo a sua volta bisogno di supporto e di una corretta strategia.
Strategia di local marketing, da dove cominciare?
Per realizzare una strategia di Marketing Locale, come succede per tutte le strategie, si parte dall’analisi. L’analisi per un’attività così piccola parte non solo dal mercato, non esclusivamente dal budget, ma dovrebbe tenere conto anche della capacità gestionale del titolare dell’attività,
Previdenza integrativa per franchising
http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/pmi/2018/06/14/boom-del-franchising-vale-245-miliardi_68844e19-ac64-4187-99a7-f34db92f80e0.html
Il Franchising: pubblicità nazionale o comunicazione locale?
Franchising: una realtà con visibilità nazionale, che insiste su un territorio “locale”. Contraddizione in termini? No, ma qualche complessità di gestione, sicuro. Quando si parla di un franchising si pensa sempre al brand, ma il grande tema, che ho avuto modo di trattare in altri articoli riguardo la strategia per i franchising, è come gestire al meglio la comunicazione.
Le questioni principali sono due, generalmente, ma si ampliano a 4 quando parliamo di marketing strategico per franchising, tanto che gli uffici che se ne devono occupare non hanno vita proprio facile, nella gestione della comunicazione di una struttura così complessa. E’ necessario cambiare spesso cappello, vediamo come, analizzando le diverse anime di un franchising:
- attrarre nuovi franchisee, ovvero creare un piano per ampliare la rete
- gestire la comunicazione con i franchisee, tramite processi di internal marketing
- comunicare al cliente finale, per supportare le vendite degli affiliati
In quest’ultimo caso, in realtà, ci sono due aspetti di cui tener conto:
- comunicazione nazionale, prevalentemente di brand
- comunicazione locale
Vanno sempre d’accordo? Non è detto, e non è facile dirlo. Dipende dalla strategia del franchisor, che dovrebbe essere chiara fin dall’inizio. Se stai per aprire un franchising di negozi, poniti subito il problema, prima che sia tardi. Se hai già un franchising avviato, saprai che la rete ha rimesso in gioco la tua strategia.
Ho avuto modo di fare qualche riflessione negli scorsi giorni, ascoltando una delle campagne di Poltrone e Sofà sulla radio. La campagna parlava di una delle tante promo a cui il brand ci ha abituati e chiudeva invitando a visitare i nuovi punti vendita di 7 città. Una comunicazione nazionale che si proponeva di avere un respiro locale. Interessante. Vediamo perché.
Come comunica un franchising
Comunicazione nazionale del franchising
Comunicazione LOcale
Poltrone e Sofà
Piani editoriali e piano strategico
L’identità del singolo, la forza del gruppo